Correggio Retro Invaders 3 e Bologna Nerd Show 2025

Ore 8.00 del 7 Dicembre 2024, percorro via Vecchia Carpi, a destra e sinistra solo campagna correggese, ogni tanto case coloniche, un tempo piene di gente, ora mezze diroccate. Un freddo sole cerca di strappare la brina alla terra, la quale lotta nebbiosa sospesa tra zolle arate e aria limpida. Aria che taglia la faccia e odore di letame.

Ho ancora le mani gelate a grattare il ghiaccio sul parabrezza, alle mie spalle vecchi tubi catodici cozzano attutiti tra di loro quando prendo qualche buca, e le schede e i polistiroli cigolano sfregando, significa che fanno bene il loro lavoro.

Rallento, incrocio un podista, che ironia della sorte sta passando proprio davanti alla casa che diede i natali a Dorando Pietri. “Ci vuole un pazzo a correre alle 8.00 di mattina del sabato con -2° “. Poi penso che un po’ pazzo lo sono anch’io a caricare il bagagliaio dell’auto di vecchia roba elettronica, che ogni persona sana di mente avrebbe già conferito all’isola ecologica. Dalle nostre parti lo chiamano “rusco”, da dimenticare in soffitta o da buttare in un cestone RAEE, invece io lo sto andando ad esporre a Correggio Retro Invaders 3.

La campagna lascia lo spazio al paese di Correggio, la classica cittadina emiliana, piena di gente sincera e laboriosa. Arrivo in centro ed in Corso Mazzini è tutto un fermento di bancarelle, seggiole portatili e lucine di Natale. Infatti i portici accolgono i mercatini Natalizi di artigianato, più in la, da un tendone bianco arriva un profumo di ragù, costine al forno e qualche piatto a base di soffritto e maiale: sono gli storici volontari della Proloco che già di prima mattina, a fuoco lento, stanno preparando il pranzo per i visitatori che avranno il coraggio di mettere il naso fuori di casa.

Mentre gli eroi delle bancarelle affrontano il freddo cagnaccio della pianura, apro il bagagliaio e cerco la sala che la Proloco di Correggio ci ha messo a disposizione. Dopo una breve scansione del portico, la mia ricerca non lascia adito a dubbi: un’enorme Pac-man, alto più di un “cristiano” indica la porta d’ingresso di Correggio Retroinvaders! Raccolgo le mie robe e mi accingo a varcare la soglia, chiedendo quasi scusa, siccome l’ingresso è tra un Pac-man e una ciliegia gigante.

Ad accogliermi i tanti sorrisi dei CCR2 boyz capitanati da Monia e di Luca della Proloco, il padrone di casa che ci ospita che con la sua voce tonante, ci intrattiene mentre montiamo, sintonizziamo, spistoliamo con i pirulini, tra un cavo aggrovigliato ed un RCA ossidato.

Lo scopo della mostra è raccontare ai visitatori com’era il videogame negli anni ’80 e ’90, quando nelle case c’erano i tubi catodici e nelle sale giochi esistevano i cabinati con le gettoniere, ora di quel mondo sopravvive ancora qualcosa in riviera romagnola, il resto sono solo LCD e videpoker.

Arrivano le 9.00 e lentamente le persone, anche solo per avere una tregua dal freddo birichino, mettono il naso dentro e cominciano a prenderci gusto. Il calore emesso dai tubi catodici e l’odore di elettronica vintage rassicura ed è un ottimo “buttadentro”, tant’è che ad un certo punto mi accorgo di dover fare lo slalom per muovermi in mezzo alla gente.

Riconosco la luce negli sguardi di certe persone, che hanno qualche capello bianco come me, oppure il capello non ce l’hanno proprio… l’effetto nostalgia è assicurato. Poi, se qualche pezzo, simile a quelli esposti, era nella cameretta o nel salotto, la memoria muscolare ha la meglio sul cervello e rispunta come sepolta da ricordi più recenti, ci si scrolla di dosso la patina grigia e ci riscopre giocatori provetti. Un esempio: ho giocato ad Outrun per Megadrive e alla prima partita l’ho finito! Non ci ero mai riuscito da pischello.

Intorno a mezzogiorno cominciano ad arrivare gli studenti che di CRT e cabinati non ne hanno mai visti, forse al massimo ne hanno sentito parlare. I 15Khz degli schermi gli perforano i timpani, si domandano come facciano tutti quei “boomer” a resistere, ma non si danno per vinti e provano a cimentarsi coi giochi di una volta. A detta loro i giochi appaiono scarni, 2D e pixelosi, eppure dannatamente giocabili, difficili e sfidanti. In effetti era così, non importava più di tanto la storia o la grafica, bensì il meccanismo di gioco e la ripetitività, se morivi dovevi spesso rifare tutto o buona parte, ma la volta dopo non avresti fatto gli stessi errori per poter andare più avanti e scrivere il tuo nome nella “hall of fame”. Ogni bar aveva un fenomeno del videogame, il quale veniva guardato con sguardo torvo dal barista, che con una moneta arrivava dove nessun umano era mai arrivato.

Un giovane Jannik Sinner straccia Luca a Tennis for Two

La giornata scorre e arriva la sera, e dopo aver inaugurato la mostra con addirittura il taglio del nastro da parte del gradito rappresentante dell’amministrazione comunale, con ancora in corpo lo spritz preparato dai giovani Proloco, mio malgrado devo lasciare i ragazzi, a casa ho gente a cena.

La domenica mattina non c’è nessuna scena padano-bucolica ad accogliermi, una pioggia incessante dalla notte sta facendo tracimare qualche fosso e purtroppo il “mercatino dei bambini” programmata sotto i portici è stata annullata. Correggio Retro Invaders resta l’unico baluardo di calore e colore in quella grigia domenica invernale.

Nonostante questo, la voce si è sparsa e la sala della Proloco è piena, le voci si mischiano con i suoni dei videogiochi e gli sguardi di meraviglia si avvicendano continuamente. Qualcuno sapendo che in paese ci sono dei fenomeni dei vecchi videogiochi, viene in processione portando il proprio esemplare che ha bisogno di cure, infatti non è strano vedere ogni tanto qualche computer sbudellato con attaccato qualche strumento di diagnostica, Presto viene sera e resta tempo per festeggiare la buona riuscita della mostra con pandoro e prosecco.

Infine i saluti lasciano il posto a quella sorda sensazione che ho ogni volta che smonto alla fine di una manifestazione o fiera, La sensazione che qualcosa di bello è finito per davvero, come quando si esce da un concerto, o dalla visione di un bel film. Tutti i ragazzi CCR2 che con cura ripongono le loro cose in posizioni precise e studiate, in silenzio, mi fa capire che la mia sensazione è anche la loro.

Resta però il ricordo di una due giorni impegnativa ma che ha lasciato un ricordo positivo ed indelebile.

Con queste sensazioni i Nerdoni si ributtano nuovamente nella mischia e l’ 1 e 2 Febbraio ’25, saranno presenti a Bologna Nerd Show 2025, ospiti di Retro Campus, per nuove ed entusiasmanti avventure!

Il 2024 si è concluso alla grande ed il 2025 riparte ancora più carichi e con voglia di fare!

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